Con il suo clima subtropicale, Tenerife rappresenta una destinazione ideale per le vacanze in pieno inverno: tra il mese di gennaio e quello di febbraio, le temperature si aggirano tra i 15 e i 21 gradi. Insomma, le Canarie sono la meta perfetta per dire addio alle giornate fredde e buie già alle cinque del pomeriggio. Ma quali sono le location di Tenerife che meritano di essere visitate con attenzione?
Tra i luoghi di maggior interesse dal punto di vista naturalistico c'è il Parco Nazionale del Teide, che accoglie il vulcano omonimo, la cui cima supera i 3.700 metri di altezza. Sono oltre venti i sentieri trekking che offrono l'opportunità di arrivare sino alla vetta più alta di tutta la Spagna, dalla quale si è in grado di vedere - se il cielo è limpido - l'intero arcipelago. Passeggiando sul terreno vulcanico si ha la sensazione di trovarsi in un altro pianeta, ma chi teme la fatica e non vuole sorbirsi tutta la scarpinata necessaria per raggiungere la cima più elevata dell'Oceano Atlantico non ha niente di cui preoccuparsi, dal momento che può approfittare della presenza di una funivia.
Prenotando un soggiorno in un Resort Tenerife, sono tante le attività che si possono programmare, incluso un viaggio a La Orotava, città collocata nella parte settentrionale dell'isola. Il suo centro storico, in verità non molto esteso, è un concentrato di bellezza grazie allo stile castigliano che contraddistingue l'architettura del posto, con i tipici balconi in legno dei palazzi e stradine acciottolate che danno l'idea di un paese sospeso nel tempo. La vallata con i banani e le viti che si alternano in coltivazioni spettacolari è solo uno dei tanti punti da osservare; dopo aver visitato la Chiesa Parrocchiale della Concepciòn, vale la pena di fermarsi anche presso la Casa de Los Balcones, che mette in mostra tutte le peculiarità dello stile architettonico canario. L'edificio è stato realizzato nella prima metà del XVII secolo dagli eredi di Fernàndez de Lugo, e accoglie nei propri locali il più importante centro di artigianato di ricami di tutta l'isola, oltre a laboratori e centri di insegnamento.
Si rimane colpiti, se non addirittura stupefatti, dal paesaggio suggestivo di Garachico, un villaggio di modeste dimensioni nato nel Quattrocento su iniziativa di un banchiere originario di Genova. Nel 1706 l'eruzione del vulcano Trevejo ha modificato la storia di questo centro: quello che un tempo era il porto commerciale più importante di Tenerife arrivò in breve alla decadenza, mentre cresceva Puerto de la Cruz. Oggi, quindi, a Garachico si possono osservare le vestigia della grandezza di un tempo, complice la perfetta conservazione del suo patrimonio architettonico, risalente soprattutto al Cinquecento e al Seicento. Negli ultimi anni del secolo scorso la cittadina è stata eletta bene di interesse culturale, e in effetti sono tanti i luoghi magici, a cominciare dalle piscine naturali di El Caleton, che si sono formate dopo la già citata eruzione vulcanica. Affascinante è anche la biblioteca comunale, che si trova nei locali del castello di San Miguel, un tempo convento francescano.
Infine, non si può andare via da Tenerife se prima non ci si è fermati a La Laguna, antica capitale dell'isola; situata a nord di Santa Cruz, questa parte delle Canarie ha rappresentato il primo esempio nella storia di insediamento coloniale non fortificato, da cui presero ispirazione anche le città delle colonie degli Stati Uniti. L'Unesco l'ha inserita tra i patrimoni mondiali dell'umanità.
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