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La strada del vino: l’Alto Belice Corleonese

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Corleone si trova in uno degli angoli più incantevoli della Sicilia, un territorio assolutamente straordinario, da scoprire, da apprezzare e soprattutto da assaporare e da gustare in un agriturismo. Bellezze naturali ed artistiche si sposano perfettamente ad un microclima particolare, dove le tradizioni e la storia rimangono ancora vive. Sono luoghi dove l’arte, la natura, l’enogastronomia e il folclore si fondono assieme e brillano e dove i gusti sono ancora genuini; qui tutto è ancora intatto e, chi è interessato a viaggiare tra colori e sapori, rimane incantato e scopre sempre qualcosa di nuovo, di sorprendente e di prezioso. L’itinerario che vogliamo proporre oggi è quello dell’Alto Belice Corleonese, territorio che si estende a Sud di Palermo, verso l’interno, in un’area popolata sin dall’antichità.

 

La zona è costituita da montagne e da colline calcaree e, alla forte caratterizzazione del paesaggio, contribuisce anche un panorama agrario d’antica memoria, tipico della Sicilia dei Feudi. I centri abitati hanno una base medievale sulla quale si è innestato lo sviluppo urbanistico in epoca spagnola, intorno ai secoli XVI e XVIII, caratterizzato da palazzi nobiliari, chiese e conventi. Tra la cittadine fondate nel Cinquecento, alcune sono abitate ancora dai discendenti dei coloni albanesi in fuga dalle invasioni turche, popolazioni che conservano ancora oggi la lingua, le tradizioni, il folclore ed il rito religioso bizantino. L’Alto Belice Corleonese ha seguito in epoca classica e medioevale le vicende storiche siciliane. Di questo lungo periodo restano preziose testimonianze, quali il teatro greco e l’agorà dell’antica città di Iato, le terme arabe di Cefalà Diana, il Duomo normanno di Monreale, il Castello di Federico II a Giuliana.

 

In epoca barocca poi vi fu un fiorire di conventi, chiese, abbazie e grandi palazzi e qui il barocco domina e si attarda sino al secolo XIX. Stucchi, statue, intarsi marmorei, grandi tele con storie di santi arricchiscono tante belle chiese, che, a loro volta, qualificano, ma in alcuni casi dominano, i centri storici. Tra queste ricordiamo le due grandi Abbazie di Santa Maria del Bosco, la Contessa Entellina e di San Martino delle Scale, a Monreale. Famoso per produrre all’interno del suo territorio vini DOC, quali il Monreale e l’Alcamo, l’Alto Belice Corleonese custodisce un patrimonio gastronomico da scoprire e da gustare, comune dopo comune. Si inizia dagli antipasti, come il melone d’inverno di Roccamena e i salumi di cinghiale e i pecorini e si passa poi alla pasta fresca di Corleone. Altri prodotti di eccellenza sono il castrato o le carni bovine dei Monti Sicani e l’ottimo e caratteristico pane di Monreale. Come frutta, le ciliegie di Chiusa Sclafani, le susine di Monreale e il melone bianco di Camporeale. Per non parlare dei celeberrimi cannoli di Piana degli Albanesi.


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