Chi è intenzionato a comprare un nuovo diffusore da scaffale potrebbe incontrare qualche difficoltà nella scelta, soprattutto se ha poca esperienza in questo ambito: il rischio di non riuscire a orientarsi tra le varie proposte a disposizione non può essere sottovalutato. Le innovazioni tecnologiche più recenti, per altro, permettono di usufruire di soluzioni all'avanguardia, con sistemi multiroom caratterizzati dalla distribuzione audio in streaming: in pratica, il modo in cui si accede alla musica viene sconvolto - in positivo - all'insegna della massima semplicità e della più completa libertà operativa. In questo modo, infatti, non si ha a che fare con nessun telecomando, così come non ci si deve destreggiare tra sincronizzazioni e accoppiamenti la cui esecuzione si può rivelare complicata. Tanto meno ci sono login da effettuare o password da digitare: insomma, tutta la musica che si desidera a portata di mano.
Perché bisogna scegliere i diffusori con attenzione
La scelta dei diffusori da scaffale è molto importante per il rendimento di un impianto stereo: è ovvio, infatti, che la qualità audio complessiva dipende anche dalle caratteristiche e dalle potenzialità delle casse acustiche, a maggior ragione nel caso in cui si sia abituati ad ascoltare la musica tutti i giorni. E se è vero che un neofita avrebbe molte difficoltà nel riconoscere un diffusore a due vie o un modello a tre vie, così come a distinguere un diffusore da pavimento rispetto a uno da scaffale, ecco che vale la pena di acquisire le competenze di base per acquistare in maniera consapevole e senza correre il rischio di errori.
I diffusori da scaffale si caratterizzano per il loro formato ridotto, proprio perché - come il loro nome lascia intuire - sono destinati a essere appoggiati su uno scaffale, su una mensola o su un ripiano. La maneggevolezza e la trasportabilità sono due delle peculiarità che li contraddistinguono, mentre le differenze con i diffusori a pavimento, oltre che sul piano delle dimensioni, si palesano in relazione alla resa dei bassi. I diffusori da scaffale, infatti, sono muniti di un paio di casse, per di più piccole: questo, ovviamente, non comporta una resa sonora poco piacevole, e anzi in presenza di casse dei migliori marchi la precisione sonora non ammette contestazioni. Il consiglio è quello di valutare con attenzione la superficie su cui i diffusori vengono collocati, nel senso che le vibrazioni si possono rivelare fastidiose.
La mole di un diffusore da pavimento, come si è già accennato, è molto più grande, il che si traduce nella necessità di spazi più ampi in virtù di un ingombro maggiore. Il vantaggio più diretto correlato alle dimensioni va individuato nel numero di altoparlanti: ci sono, quindi, più woofer - che, per chi non lo sapesse, sono gli altoparlanti da cui dipende la resa dei bassi - di quelli che possono essere integrati in un modello a incasso o in un modello a scaffale. Anche il litraggio è superiore, e ciò si concretizza in una resa dei bassi di alto livello.
Oltre ai diffusori da scaffale e ai diffusori da pavimento, sul mercato ci si può imbattere anche nei diffusori a incasso, che a dir la verità sono piuttosto simili a quelli a scaffale. La sola differenza sta nel fatto che essi richiedono delle precauzioni ancora maggiori dal punto di vista delle vibrazioni, e in particolare in relazione agli oggetti e agli spazi circostanti. Ecco perché il diffusore a scaffale rappresenta con tutta probabilità il compromesso migliore tra comodità e resa audio su cui si possa contare.
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