Per quelli che sono cresciuti a pane e film di culto, il termine Hoverboard significa identifica una cosa sola: il mitico skateboard volante visto nella celebre saga di Ritorno al Futuro. Eppure, da un paio d’anni a questa parte, un oggetto definito tecnicamente scooter elettrico autobilanciato è sbarcato nei mercati di tutto il mondo con il più generico (e accattivante) nome di Hoverboard, arrivando ad essere durante il periodo natalizio del 2015 uno dei regali più venduti in tutto il mondo.
La fortuna di questo scooter è data probabilmente dalla sua facilità di funzionamento: due tavole sono collegate fra loro ad un’estremità, mentre all’altra è installata una ruota. I comandi vengono impartiti con la pressione del piede sulla tavola corrispondente; in questo modo, inclinando entrambi i piedi in direzione delle punte l’Hoverboard procederà in avanti e facendo pressione sui talloni si sposterà all’indietro, mentre una pressione alternata tacco-punta lo farà roteare su sé stesso.
Inventato presumibilmente in Cina nel 2014 e sdoganato da molte celebrità americane, questa tavola biciclica autobilanciata è diventata immediatamente l’oggetto del desiderio di molti adolescenti, soprattutto in virtù dei numerosi giochi acrobatici che l’attrezzo consente di eseguire.
Tuttavia, una serie di stock contenenti esemplari scadenti (soprattutto cinesi) che producevano scintille durante la marcia o nei casi più gravi comportavano addirittura l’esplosione delle batterie, ne ha drasticamente frenato le vendite, tanto che per un periodo la stessa Amazon ha consigliato agli acquirenti di alcuni modelli di sbarazzarsene con la garanzia di essere rimborsati. Dopo un giro di vite sia sui processi produttivi che sui controlli di qualità, gli Hoverboard sono tornati ad essere venduti praticamente su qualsiasi e-store, ed oggi sono disponibili ad un prezzo non propriamente accessibile ma neanche proibitivo, che parte dai 170€ a salire.
Sicuramente l’Hoverboard ha cambiato in una certa maniera il modo di spostarsi: non è ingombrante come una bicicletta o uno scooter e a differenza di un monopattino o di uno skateboard non richiede alcuno sforzo fisico. D’altro canto, essendo ascritto alla categoria di “acceleratori di andatura”, non esiste una normativa che ne regolamenti l’uso, quindi l’utilizzo ne è formalmente proibito sia sulle strade che sui marciapiedi italiani.
Questo ci riporta alla domanda che ci siamo posti nel titolo di questo articolo. L’interesse per questo oggetto non è mai calato da quando è entrato in commercio, ma con una legislazione in materia ancora latitante viene da chiedersi se e quando all’hoverboard sarà data la possibilità di diventare il mezzo di trasporto rivoluzionario che si prefigge di essere.
Certo è che per il momento questo articolo è un indiscusso status-symbol, considerato che vederlo ai piedi di personaggi del calibro di Justin Bieber, Usain Bolt, Skrillex, Wiz Khalifa, Jamie Foxx, Chris Brown e John Legend ha fatto sicuramente venir voglia a molti di averne uno. Una corsa all’acquisto di un oggetto non ne certifica però del tutto l’aspetto rivoluzionario: per la vera rivoluzione, forse sarà il caso di attendere modelli più simili a quelli cavalcati da Marty McFly. Fonte: https://www.insottocosto.it/tecnologia/
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