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piscine nei parchi acquatici
piscine nei parchi acquatici

L'evoluzione delle piscine nei parchi acquatici

Alzi la mano chi non è mai stato in un parco acquatico a salire e scendere dagli acquascivoli, e a provare le ultime attrazioni in fatto di giochi in acqua e piscine. Oggi i parchi acquatici sono diventati una delle principali mete del periodo estivo, sia per chi resta in città, sia per chi in vacanza ci va ma deve aspettare fino ad agosto. Sono l’ottima scusa per staccare dall’afa cittadina, veloci da raggiungere, anche in giornata e piacciono a tutti, dai grandi ai più piccoli.

A prova del successo di questa forma di divertimento ci sono i numerosi parchi acquatici sorti su tutto il territorio italiano. Acquaworld, Aqualand, Acqualandia, Onda Blu, Le Caravelle, Ondaland, Magic World, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti.

In Italia, i parchi acquatici, come li conosciamo noi oggi, hanno preso piede negli anni ’80. Prima, esisteva la piscina, al chiuso o all’aperto, una semplice vasca rettangolare in cui rinfrescarsi e nuotare.

Prima dei parchi le piscine

I parchi acquatici stessi non sono altro che parchi divertimento le cui attrazioni ruotano attorno al tema dell’acqua e in fondo, anche qui, tutto può essere ricondotto alle piscine.

La piscina moderna è una forma di svago che fa parte della nostra società dai primi decenni del Ventesimo secolo e se all’inizio era un passatempo concesso solo agli uomini, ben presto si è allargato anche alle donne, fino a diventare divertimento democratico per tutti.

In realtà le piscine hanno origini molto più antiche, sembra che la prima risalga al III millennio a. C., doveva trattarsi di una sorta di grande bagno pubblico, i cui resti sono stati ritrovati nell’odierno Pakistan.

Insomma, la piscina è qualcosa che da tempo immemorabile fa parte della nostra civiltà e con essa è cambiata evolvendosi. Basta pensare ai bagni greci e romani o alle vasche calde della penisola scandinava.

Dai tempi dei nostri nonni ad oggi: l’evoluzione delle vasche

Solo in Italia, vengono prodotte più di 8 mila piscine l’anno, un bel numero considerato l’investimento per un bene puramente di piacere.

La vasca azzurra è sempre piaciuta agli italiani. Ma la piscina che usavano i nostri nonni non è la stessa che frequentiamo noi oggi. Dai primi bagni aperti nel dopoguerra ai giorni nostri, le piscine pubbliche come quelle private hanno subito grandi trasformazioni, fino ad arrivare agli ultimi modelli e alle avanguardie tecnologiche presenti nei parchi acquatici.

Insomma, la piscina non è più quella di una volta! Ormai si tratta di qualcosa di più complesso di una semplice vasca riempita d’acqua fino ad un certo livello. Intanto per iniziare, oggi, le piscine realizzate ai giorni d’oggi sono dotate di un doppio sistema di filtraggio: uno meccanico e uno chimico. Poi l’acqua viene riempita fino al bordo e viene raccolta dai bordi sfioratori. Il risultato è più gradevole esteticamente e più semplice da pulire.

Le vasche più strane nei parchi acquatici

Oggi nei parchi acquatici si trovano veri e propri prodigi della tecnologia:

•La piscina che ricrea le onde del mare. Attraverso un computer che controlla la pressione dell’aria, l’acqua viene schiacciata verso il basso e produce il moto ondoso.
•La piscina senza turbolenze. Una piscina dotata di corsie speciali in grado di assorbire i movimenti dell’acqua dovuti ad altri nuotatori nella vasca.
•La piscina più profonda del mondo. Ovvero 33 metri di profondità tutti dedicati ai sub.

Quali e quante altre novità tireranno fuori nei prossimi anni? Non ci resta che visitare qualche parco acquatico per scoprirlo.


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