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Pandemia e stile di vita

La pandemia da coronavirus ha modificato molti aspetti della nostra vita quotidiana, rivoluzionando buona parte delle abitudini di grandi e piccini. Nella maggior parte dei casi siamo diventati più sedentari e lo stress è diventato un compagno costante delle nostre giornate; al tempo stesso ci siamo rivelati più creativi in cucina e disposti a sperimentare. Le persone che desiderano lavorare sul proprio stile di vita, per altro, hanno la possibilità di seguire un percorso di coaching online, che fornisce un supporto concreto in un momento in cui sembra vedersi la luce in fondo al tunnel. Ad assumere il ruolo di coach possono essere diversi specialisti della salute, a seconda dei casi: dai fisioterapisti ai nutrizionisti, passando per gli psicologi. Un approccio clinico adeguato si basa sulla medicina funzionale, che ovviamente non prende il posto della medicina curativa ma ne espande l’ambito di intervento, secondo una visione della persona nel suo insieme e a lungo termine.

I percorsi di coaching

Nel corso del 2020 molte persone, trovandosi a fare i conti con un momento di smarrimento, si sono cimentate in un percorso di coaching, finalizzato a un miglioramento del proprio benessere sia dal punto di vista fisico che sul piano psicologico. Nei periodi più complicati, diventa molto importante essere consci dei cambiamenti che riguardano le azioni di tutti i giorni. Chiunque ha imparato che per stare bene è necessario dedicarsi all’esercizio fisico e seguire un regime alimentare equilibrato, ma tra il dire e il fare c’è un divario troppo ampio: un divario che aumenta nel caso in cui si sia divorati dalla tensione perché si è costretti a rimanere a casa. Il supporto fornito da uno specialista del cambiamento, in un momento simile, si rivela utile per intraprendere un percorso partecipato e condiviso che permetta di superare gli ostacoli più banali.

Lo stress, l’ansia e il sonno

È chiaro che dal lockdown in poi l’ansia e lo stress sono entrati a far parte della vita di molte persone, e lo stesso dicasi per la tristezza, la rabbia, la malinconia e la paura: un mix di sentimenti negativi che si spiega con una maggiore esposizione all’emotività. Qualcuno ha iniziato a fare i conti con un sonno più disturbato, mentre qualcun altro riesce a rilassarsi sul serio. Da quasi un anno si vive in uno stato di allerta continua per colpa del quale non si ha modo di attenuare la tensione. Si è vittime di un malessere complessivo che rende complicato resistere.

Le emozioni contrastanti

La gestione di tutte queste emozioni in contrasto tra di loro non è così facile da gestire, soprattutto se si è privi delle capacità necessarie per farlo. Una ricerca del Centro Medico Santagostino di Milano ha indagato sulle nuove abitudini di vita degli ultimi mesi, grazie a cui si può capire come si sono comportati e come si comportano gli italiani tra quarantene, zone rosse e limitazioni. Per esempio, quasi 6 persone su 10 tra quelle che hanno risposto al questionario hanno dichiarato di non essere aumentate di peso nei due mesi del primo lockdown, il che vuol dire che oltre il 40% ha smarrito il peso forma. L’8% degli intervistati parla di biscotti industriali, merendine e cioccolata come protagonisti delle abitudini alimentari di tutti i giorni.

Come si fa la spesa ai tempi del coronavirus

Forse ce lo siamo dimenticati, ma ci sono state settimane in cui la spesa al supermercato poteva essere fatta – almeno in teoria – solo una volta alla settimana e da soli. In quel periodo, il 15% delle persone si è trovata in crisi nel decidere che cosa mangiare ogni giorno e quindi nel fare la spesa. Le cronache hanno riportato la notizia di farine e lieviti andati a ruba, e in effetti le torte, le focacce e le pizze fatte in casa hanno conosciuto una crescita significativa. 1 persona su 3 ha diminuito il ricorso al cibo industriale preferendo i piatti home made.

Stare in salute con uno stile di vita giusto

Se è vero che per rimanere in salute lo stile di vita è un prezioso strumento a cui prestare attenzione, lo stress e la sedentarietà tipici delle fasi di emergenza non permettono di mettere in pratica le condizioni migliori per inseguire una salute perfetta. Di certo un segnale positivo è rappresentato dall’attenzione riservata alle pietanze fatte in casa, e quindi potrebbe cogliere l’opportunità per dedicarsi a lifestyle caratterizzati da una maggiore salubrità. La quarantena ha accresciuto il numero di sedentari, e tante persone si sono trovate costrette a fare a meno dell’attività fisica perché gli spazi ridotti in casa non offrono molte possibilità di azione. Il 14% degli intervistati ha dichiarato di aver continuato ad allenarsi tutti i giorni, e 1 persona su 4 afferma di essersi sentita in forma come prima, senza differenze.

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