I pozzi artesiani presenti nei giardini delle nostre case, a mano a mano che il tempo passa, hanno la necessità di essere puliti. C’è bisogno, infatti, di rimuovere tutto quello sporco che si è depositato in maniera progressiva con il trascorrere degli anni, sia sulle pareti che sul fondo. La melma deve essere rimossa, dunque, e non è difficile accorgersi di quando è arrivato il momento di provvedere a una pulizia profonda: si deve intervenire, infatti, quando l’acqua che si estrae è tutt’altro che limpida e dal pozzo proviene un odore sgradevole.
Le soluzioni di Carrare Spurghi
Per conoscere quale può essere il costo ripristino pozzo e usufruire dei servizi di un’azienda specializzata in questo settore ci si può rivolgere a Carrare Spurghi, che dal 2015 dispone delle certificazioni UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001 necessarie per la pulizia dei canali e delle condotte e per lo spurgo di pozzi neri: un’azienda, insomma, che opera nel pieno rispetto delle norme in vigore.
Come si pulisce il pozzo artesiano
L’operazione di pulizia di un pozzo artesiano presuppone una buona dose di pazienza; c’è bisogno, inoltre, di usare macchinari specifici e prodotti ad hoc, che sono indispensabili per poter raggiungere i risultati desiderati. Come si può intuire, intervenire in autonomia non è così semplice, ed è questo il motivo per il quale quasi sempre risulta più conveniente rivolgersi a un’azienda specializzata del settore come quella di cui abbiamo parlato: con l’aiuto di manodopera esperta sarà possibile ritrovarsi alle prese con un pozzo ben funzionante e pulito senza alcuna fatica.
Che cosa serve per una pulizia fai da te
Nel caso in cui si decida di procedere comunque in modalità fai da te, ci sarà bisogno di adoperare una elettropompa e di munirsi di un tubo in gomma grazie a cui si potrà arrivare alla fine del pozzo in profondità. È importante montare il tubo con attenzione all’attacco a gomito presente sull’elettropompa: per un collegamento più stabile può essere utile ricorrere a una fascetta per fissare il tubo, poiché in questo modo si sarà più sicuri e il lavoro potrà essere svolto in condizioni migliori. Per stringere il tubo, invece, ci può essere bisogno di un giravite.
Come si procede
Una volta che ci si è attrezzati con tutti gli strumenti necessari, occorre solo individuare il punto più adatto in cui l’acqua dovrà essere fatta confluire. Dopodiché si può fissare il tubo, agendo con attenzione per evitare che la pressione a cui lavora l’elettropompa possa determinare uno spostamento. A questo punto l’elettropompa può essere collocata sul fondo del pozzo. È sempre importante consultare il libretto di istruzioni con la massima attenzione, perché non tutti i modelli lavorano allo stesso modo: alcuni garantiscono le prestazioni migliori se vengono lasciati a qualche metro dal fondo, mentre altri possono essere appoggiati direttamente.
La fuoriuscita dell’acqua sporca
Quando l’elettropompa è in posizione, la si può accendere: dal pozzo uscirà sporca in maniera automatica. In genere i modelli di ultima generazione si arrestano da soli nel momento in cui si esaurisce la quantità di acqua che deve essere aspirata. Con l’aiuto dell’elettropompa è possibile far sparire non solo l’acqua sporca sul fondo, ma anche i residui di melma, di acqua e di terra. A volte, però, lo sporco può essere presente anche sulle pareti o in angoli nascosti, e in casi del genere può convenire utilizzare dei prodotti chimici o ricorrere ad acqua ad alta pressione.