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Paella

Il piatto tipico di Valencia è senza dubbio la paella, uno dei simboli di tutta la gastronomia spagnola. Non tutti sanno che essa compare anche nel libro del Guinness dei Primati, ma la cultura del riso che sta alla base di tale piatto gli è valso riconoscimenti in ogni angolo del mondo. Sono tanti, infatti, gli eventi come le feste paesane che invitano i partecipanti a gustare la paella in compagnia: non di rado la pietanza viene cucinata in zone dedicate o in strada.

Le varianti

La paella può essere preparata in tante varianti diverse: c’è, per esempio, la paella che viene preparata solo con le verdure, che rappresenta una proposta alternativa rispetto a quella di carne, a quella di pesce o a quella mista. Va comunque messo in evidenza che la paella valenciana originale è quella che viene preparata con le verdure, la carne di pollo e quella di coniglio. La cultura valenciana è strettamente collegata al riso e ai tanti metodi di cottura che possono essere utilizzati per prepararlo.

Le curiosità sulla paella

A differenza di quel che tanti sono abituati a fare, sarebbe preferibile consumare la paella a pranzo e non di sera. Quando ci si reca in un bar o in un ristorante che propone la paella di sera, è bene prestare la massima attenzione, perché si potrebbe trattare di paella già cucinata per pranzo e poi riscaldata. Secondo la tradizione, il pranzo della domenica è il momento in cui a Valencia si gusta la paella in famiglia, tutti intorno al fuoco: è, insomma, una vera e propria occasione di festa. Non si conosce, invece, la ragione per la quale era diffusa l’abitudine di consumare la paella anche di giovedì.

La paella e il giovedì

Secondo una delle ipotesi più accreditate, la paella veniva cucinata il giovedì a causa del ritardo con il quale veniva consegnato il pesce destinato alla preparazione del brodo: pesce che, appunto, nelle località dell’entroterra non giungeva mai prima del giovedì. In base a un’altra teoria, invece, il giovedì era il giorno libero di parecchi domestici: questi, quindi, nella notte del mercoledì lasciavano i vari ingredienti a disposizione e pronti per essere cucinati dalla padrona di casa, che anche se non aveva esperienza dietro ai fornelli non avrebbe avuto difficoltà a preparare il riso e amalgamare con le verdure.

La paella e la tradizione

La paella è uno dei tanti piatti che possono essere abbinati a un buon bicchiere di vino: per scoprire i migliori vini da associare alla Paella consigliamo di leggere questo articolo di lebollicine.net. Secondo la tradizione, questo piatto deve essere preparato all’aria aperta, meglio se usando della legna d’arancio, che è piuttosto semplice trovare a Valencia. I motivi per i quali si dovrebbe utilizzare questa particolare tipologia di legna sono molteplici: in primis essa conferisce alla paella un aroma particolare; inoltre, esso consente di mantenere il fuoco costante, e così le fiamme possono essere controllate senza difficoltà. La ricetta della paella, infatti, prevede in più momenti di intervenire per modificare il calore.

Senza la legna

E che cosa si può fare per cucinare la paella quando non si ha la legna a disposizione? Il sistema più comune è rappresentato da una serpentina a gas e circolare grazie a cui il calore può essere distribuito in maniera omogenea a tutta la pietanza. È il cosiddetto paellero, uno strumento che è formato da tre anelli regolabili al cui interno viene fatto passare il gas. Una padella ottimale per realizzare la paella è in acciaio o in ferro lavorato a mano.

La storia della paella

Infine, vale la pena di accennare alla storia della paella, la cui nascita risale con tutta probabilità a cavallo fra il Quattro e il Cinquecento. Ciò avvenne per effetto del bisogno, da parte dei pastori e dei contadini, di poter contare su un pranzo che fosse semplice da trasportare e costituito da ingredienti facili da reperire. La paella de marisco, che è la paella di pesce, è nata in un’epoca diversa, ma non sappiamo bene quando. Quel che è certo è che si tratta di una versione costiera del piatto, una proposta alternativa rispetto alla paella classica di campagna.

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