L’intonaco esterno ha lo scopo principale di dare una finitura finale e uniforme a una parete esterna. Inoltre, può proteggere l’edificio dagli elementi atmosferici, dalle infiltrazioni d’acqua e da altri danni che possono compromettere la struttura. L’intonaco contribuisce anche all’isolamento termico della casa, prevenendo lo scambio di calore tra l’interno ed esterno. Può anche migliorare l’aspetto generale della facciata dell’edificio. Inoltre, può erigere una barriera contro gli insetti nocivi come le formiche. Infine, l’intonaco esterno può bloccare i rumori provenienti dall’esterno ed è un materiale resistente al fuoco. L’intonaco per esterni solitamente può essere di tre tipi. L’intonaco a base di calce mista a cemento è il migliore per avere la protezione ottimale da pioggia e grandine. C’è poi l’intonaco a base di calce e pozzolana che invece è perfetto per resistere all’umidità.
Che spessore deve avere l’intonaco?
L’intonaco per esterno deve essere applicato in spessori variabili in base alla superficie da rivestire. In generale è consigliabile applicare un intonaco di almeno un centimetro di spessore, per garantire una buona resistenza all’acqua e agli agenti atmosferici. Per zone particolarmente soggette ad umidità, pioggia o neve, può essere necessario applicare un intonaco ancora più spesso, fino a 2-3 centimetri. In ogni caso, è sempre opportuno chiedere il parere di un tecnico specializzato prima di procedere con l’applicazione dell’intonaco. Nella prima mano di intonaco è meglio utilizzare una calce più dura, creando uno spessore di un centimetro. Un volta terminata la zona, puoi effettuare la lisciatura appoggiando il listello (la stadia di alluminio o legno) sulle due fasce o sulle assicelle (listelli) di legno di riferimento.
Che intonaco usare?
Quando si sceglie un intonaco da applicare all’esterno di un edificio, è necessario considerare alcuni importanti fattori. Il primo è la resistenza dell’intonaco all’acqua e alle intemperie. Per le facciate esterne, si consiglia di scegliere un intonaco a base di cemento o di calce, che sono più resistenti all’umidità e alle escursioni termiche. Inoltre, se l’edificio è esposto a forti venti o grandine, è necessario prendere in considerazione un intonaco con fibre di vetro incrostate, che può contribuire a rinforzare l’intonaco e renderlo più resistente agli agenti atmosferici. Se la finitura deve essere liscia o decorativa, l’intonaco a base di calce può essere mescolato con aggregati minerali come sabbia e polvere di marmo per conferire al prodotto una finitura desiderata. Infine, se si desidera colorare l’intonaco, si consiglia di utilizzare pigmenti naturali o minerali per evitare sbiadimento o alterazione della tonalità nel tempo. Considerando tutti questi aspetti, è possibile scegliere l’intonaco più adatto al proprio progetto edificio.