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Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è di sicuro l’influencer italiano più conosciuto nel settore della tecnologia. Di origini siciliane, nato nel 1999, ad appena dodici anni ha aperto il suo primo blog. Tuttavia non erano ancora i tempi dell’ADSL, e così il papà di Salvatore vedendo la prima bolletta del telefono vietò al figlio di usare Internet. Per fortuna il piccolo Salvatore ha proseguito, ed è grazie a lui se oggi sappiamo come si usa una stampante o come si crea un indirizzo di posta elettronica, grazie al suo sito ricco di contenuti for dummies.

Andrea Bentivegna

Andrea Bentivegna, conosciuto con il nickname BlackGeek, è presente su Instagram e su Youtube. Fin da bambino ha mostrato una predilezione particolare per il mondo della tecnologia, per l’informatica e per i computer. Poco più che ventenne, è specializzato soprattutto nel mondo Apple, e destano una notevole attenzione le sue recensioni dedicate ad iPhone e compagni. Il canale Youtube di Andrea è online dal 2011, quando lui aveva solo 11 anni, ma ha svoltato nel 2015, anno in cui sono stati caricati i primi filmati di qualità professionale.

Andrea Galeazzi

Al pari di Aranzulla, anche lui ha cominciato da un blog, denominato Telefonino.net, dove si potevano trovare recensioni e approfondimenti dedicati ai diversi modelli di telefono cellulare. Al pari di Aranzulla, anche lui ha un sito con il suo nome. Ma le similitudini con l’influencer siciliano terminano qui. Galeazzi riferisce di essere appassionato di cibo e di auto, oltre che di tecnologia, e sul suo canale Youtube ha postato più di 200 filmati con recensioni di smartphone e accessori vari.

Techprincess

Non ci sono solo maschi tra gli influencer italiani più noti di tecnologia. Una splendida eccezione femminile è rappresentata da Fjona Cakalli, vale a dire Tech Princess. Figlia di due ballerini albanese, impegnati all’Opera di Tirana, ama i motori e la tecnologia, e si è fatta conoscere attraverso Youtube e Instagram. Dopo aver creato Games Princess, un sito dedicato ai videogiochi, si è specializzata nel tech con risultati più che soddisfacenti.

Jakidale

Jacopo d’Alesio, vero nome di Jakidale, su Youtube può vantare più di un milione di follower. Il canale è stato inaugurato nel 2014, quando Jacopo aveva 15 anni, con video dedicati ai videogame. Jakidale è specializzato, in modo particolare, in strategie e tutorial per Clash of Cans. Tuttavia il suo filmato con il maggior numero di visualizzazioni è quello che lo vede lanciare nello spazio una Panda, in risposta all’iniziativa di Elon Musk che aveva fatto la stessa cosa con una Tesla. Con il passare del tempo i contenuti del suo canale si sono evoluti, e i trucchi da gamer hanno lasciato il posto a smartphone, droni e unboxing. Jacopo, inoltre, realizza recensioni video per Cellularline.

I tech influencer e le collaborazioni con i marchi

Le aziende del settore tecnologico riservano una particolare attenzione ai tech influencer, che complice la loro giovane età riescono, attraverso brevi filmati, a influenzare gli acquisti per migliaia di euro. L’influencer marketing, dal punto di vista di un marchio di alta tecnologia, è destinato a rappresentare una decisione vincente a livello strategico, visto che gli influencer usano un linguaggio semplice e naturale per mettere in evidenza le caratteristiche dei prodotti che recensiscono. Simpatia e fama, insomma, sono le armi utilizzate per far crescere le vendite di un prodotto. È decisamente eterogeneo il target a cui fanno riferimento gli influencer, che si rivolgono tanto gli utenti meno esperti quanto ai nerd più competenti: i primi spesso comprano dispositivi all’avanguardia che però non sanno utilizzare, e quindi hanno bisogno di consigli in merito; i secondi desiderano essere aggiornati in maniera costante e attendono con impazienza gli unboxing, che sono i filmati che mostrano in anteprima i nuovi prodotti e le loro confezioni.

Alla ricerca dei migliori influencer

La tecnologia aiuta i marchi nella ricerca di influencer, visto che esistono delle piattaforme che sono state ideate per consentire l’incontro tra l’offerta e la domanda. Un esempio in tal senso proviene da AQER, grazie a cui le aziende hanno la possibilità di trovare gli influencer più in linea con la propria vision, così da instaurare proficue relazioni di collaborazione. I risultati ottenuti possono essere verificati in tempo reale, il che si traduce in una retribuzione economica trasparente e coerente con il raggiungimento degli obiettivi. I micro influencer e i nano influencer, in ambito tecnologico, possono garantire un sostegno davvero prezioso per far conoscere i prodotti appena lanciati sul mercato. Ovviamente, è auspicabile propendere per influencer che parlino la stessa lingua del pubblico di riferimento. Così, diversi nerd sono riusciti ad avviare una carriera a partire da una semplice passione, fornendo a chi guarda i loro video consigli e spiegazioni, ma anche soluzioni a dubbi e risposte alle domande più diverse.

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