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Alta moda

Mogli e figlie d’arte, ma anche ragazze emerse dal nulla e self made women: il panorama delle stiliste più importanti al mondo è davvero variegato. Ne fa parte a buon diritto Simone Rocha, poco più che trentenne londinese in grado di concepire creazioni fuori dal tempo ed eteree, sempre molto attese in occasione della Settimana della Moda di Londra. Figlia di John Rocha, fashion designer presso cui si è formata (lavorando nel suo studio creativo), Simona si è formata alla Central Saint Martins di Londra e al National College of Art and Design di Dublino, e già nel 2010 ha esordito con il proprio brand. Le sue collezioni si fanno notare per la capacità di coniugare uno stile vittoriano e la storia dell’arte in una prospettiva moderna, da cui deriva uno stile ampiamente riconoscibile.

Alexa Chung

È giovane e proviene da Londra anche Alexa Chung, che è stata abile nel convertire il proprio stile iconico in un brand apprezzato a livello internazionale. Alexa ha iniziato a lavorare da adolescente come modella per poi diventare una stella del piccolo schermo. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, è tornata in Gran Bretagna per fondare il suo marchio, che riassume il suo stile e la sua personalità mescolando il senso dell’umorismo tipico degli inglesi con lo stile di New York, senza rinunciare alla classe di Parigi. L’esordio risale al mese di settembre del 2018, ovviamente in occasione della Settimana della Moda di Londra.

Maria Grazia Chiuri

Un tocco di Italia emerge in questa rassegna grazie a Maria Grazia Chiuri, splendida cinquantenne e prima donna di sempre alla guida del marchio Dior in oltre 70 anni di vita. La Chiuri ha frequentato lo Ied di Roma dove si è laureata in fashion design, e già alla fine degli anni ’80 ha iniziato a lavorare per Fendi, occupandosi del design degli accessori. Nel 1999 ha assunto la stessa mansione in casa Valentino, e nove anni più tardi insieme con Pierpaolo Piccioli è divenuta direttrice creativa del brand. Infine nel 2016 ha salutato Valentino per accogliere la proposta di Dior come direttrice artistica al posto di Raf Simons. Da quel momento, le collezioni del brand sono state improntate al femminismo più moderno.

Laura e Kate Mulleavy

Le quarantenni americane hanno dato vita al marchio Rodarte, basato su collezioni che vanno al di là delle mode commerciali imposte dal settore fashion negli Stati Uniti. Uno stile indipendente in cui l’arte si fonde con la moda è il segreto del successo di un brand che è un richiamo costante per la Settimana della Moda di New York, anche se in passato non sono mancate le trasferte a Parigi. Rodarte è il cognome della madre delle due sorelle da nubile, e ha origini spagnole. Nessuna delle due ragazze, per altro, ha alle spalle una formazione nel settore: Laura, infatti, è laureata in letteratura, mentre Kate in storia dell’arte. La polivalenza è, evidentemente, il loro valore aggiunto, visto che 4 anni fa le Mulleavy si sono date addirittura al cinema dirigendo un thriller intitolato Woodshock, con la loro amica Kirsten Dunst come protagonista.

Giorgia Tordini e Gilda Ambrosio

Nel 2016 Giorgia Tordini e Gilda Ambrosio hanno dato vita ad Attico, un brand di accessori e capi di abbigliamento che accosta l’estetica bold tipica degli anni Ottanta con quella cipriata che proviene dai boudoir. Il segreto delle due ragazze è stato quello di riuscire a convertire la popolarità conquistata sui social in un’azienda di successo. Così, le giovani dopo aver studiato fashion design e avere ottenuto una consacrazione internazionale in qualità di streetstyle star hanno creato un fashion business che, a due anni dalla nascita, è stato rilevato per il 49% dal patron di Moncler Remo Ruffini.

Le gemelle Olsen

Chi non ha mai visto un film con protagoniste le gemelle Olsen bambine? Ebbene, le due biondine sono cresciute e hanno fatto strada nel mondo della moda. Ashley e Mary-Kate sono diventate designer di fama internazionale. Nel 2006 hanno ideato The Row, un brand di abbigliamento per uomo e donna che si contraddistingue per uno stile minimal e quasi androgino, sempre immortalato a Parigi e a New York. Un anno più tardi, poi, è nato un marchio femminile, Elizabeth and James, con accessori e ready-to-wear che si contraddistinguono per un’estetica più allegra.

Stella McCartney

Figlia di Paul, è stata brava a svincolarsi da questa reputazione che avrebbe potuto pesare in eterno, riuscendo a rafforzare la propria identità e quella del marchio di riferimento nel mondo della moda. Stella si è laureata alla Central Saint Martins di Londra in fashion design a metà degli anni ’90, e nel giro di breve tempo è stata scelta come direttrice creativa di Chloé, accanto a Phoebe Philo. Nel 2001, poi, ha fondato il proprio marchio, che fa parte del gruppo Kering. Le sue collezioni sono note per essere leather e fur free, come insegnano le sue campagne a favore del rispetto degli animali.

Victoria Beckham

Rimaniamo nel Regno Unito per apprezzare lo stile di Victoria Beckham. Moglie dell’ex calciatore del Milan è già componente delle Spice Girls, è stata brava nel fare di una passione un vero e proprio lavoro, costruendosi una carriera. Il suo brand di ready-to-wear vanta una credibilità su cui non tutti erano pronti a scommettere, per un prestigio internazionale davvero sorprendente. Le working ladies che si affidano a Victoria Beckham sanno di poter contare su silhouette eleganti e minimal.

Queste sono, dunque, le stiliste donne più famose e da tenere d’occhio in questo momento: il loro talento non risiede solo nella creatività, ma soprattutto nella consapevolezza che hanno del proprio ruolo, una visione che vuole contribuire a costruire la moda del futuro. Insomma, tra un Tom Ford e un John Galliano, c’è spazio anche per esponenti del gentil sesso che stanno ottenendo successi importanti. Le voci femminili nel fashion system mondiale scrivono un pezzo di storia e alimentano le lotte per la parità di genere, oltre a definire i codici estetici di oggi.

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