La parola decoder è ormai entrata nel linguaggio comune, anche se spesso si fa ancora confusione tra versione satellitare e quella digitale. Vediamo di seguito quali sono le sostanziali differenze tra questi due diversi dispositivi.
Nell'accezione televisiva del termine, il decoder è un dispositivo che consente la fruibilità di canali e servizi che altrimenti non sarebbero disponibili attraverso la comune televisione. Ad oggi le versioni più diffuse sono i decoder digitali terrestre e i decoder satellitari, che fanno parte dei set-top box (ampia gamma di apparecchi televisivi che include il decoder analogico).
Il 4 luglio del 2012, in Italia, è avvenuto il totale passaggio alle TV digitale terrestre (switch-off). Questo accadimento segna che in ogni zona del nostro Bel Paese, i contenuti non sono più trasmessi tramite la comune via analogica ma solo in via digitale. Ciò comporta che la trasmissione dei canali necessita, in maniera obbligatorio, l'ausilio di un apposito decoder o di una televisione con decoder incorporato.
I decoder sono disponibili presso i rivenditori in una vasta gamma di modelli e di prezzi, in base alla funzionalità come la possibilità di avere internamente un hard disk capace di registrare i programmi preferiti. I vari decoder si distinguono generalmente in:
Il decoder satellitare permette di decodificare il segnale tramite una tecnologia digitale satellitare. La sostanziale differenza con il comune digitale terrestre è l'ausilio obbligatorio di un'antenna parabolica, capace di ricevere il segnale satellitare. La distinzione dei vari decoder satellitare è, contrariamente, molto simile a quella dei decoder terrestri.
Fonte: Antennista.pavia.it
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