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Ambiente

Le azioni in apparenza più banali compiute nella vita di tutti i giorni possono essere modificate e migliorate nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale. Non ci credete? Per capire quanto sia importante il risparmio energetico prestare attenzione a quante luci usate in casa e cercate di verificare quali di queste vi servono davvero. Vi renderete conto che non tutte le luci che accendete sono necessarie. Ebbene, un minor spreco implica una minor produzione di energia e, di conseguenza, un utilizzo più ridotto delle risorse energetiche: in ultima analisi, minori emissioni di anidride carbonica, visto che le fonti fossili sono ancora le più utilizzate.

Buone abitudini e accorgimenti da adottare

È ovvio che gli accorgimenti più banali e semplici da mettere in atto consistono nello spegnere tutte le luci quando si esce di casa, ma non solo. Per esempio, è consigliabile ricorrere alle ciabatte con interruttore, grazie a cui è possibile spegnere nello stesso momento diversi dispositivi che usano la corrente, dal computer allo stereo. Le lampadine a led consentono di ridurre i consumi fino al 90%. L’energia più pulita, a differenza di quel che si potrebbe pensare, non è quella rinnovabile, ma quella che non viene consumata. Al punto che è stata indicata anche un’unità di misura a tal proposito: il negawatt.

Come risparmiare sulla carta

Anche risparmiare sulla carta sembra un gesto molto banale, eppure adottare delle accortezze da questo punto di vista vuol dire assicurare benefici importanti per l’ambiente. Per produrre mille chili di carta nuova c’è bisogno di energia elettrica per 7.600 Kwh, di 440mila litri di acqua e di 15 alberi. Ciò vuol dire disboscare le foreste e accrescere le emissioni inquinanti che altrimenti potrebbero essere assorbite dalle piante. È meglio puntare sulla carta riciclata, la cui produzione presuppone il 60% di energia in meno e permette di salvare molti alberi. Per ottenere la carta riciclata, inoltre, serve l’80% di acqua in meno di quella richiesta dalla carta vergine.

La carta certificata

Esiste anche la carta certificata: in pratica, i brand più importanti del settore assicurano che le foreste vengano gestite in modo responsabile sulla base di specifici criteri di natura economica e di carattere ambientale. La produzione di carta nel mondo, secondo le informazioni fornite dalla Fao, sta conoscendo un lieve calo, che però non basta per ridurre l’impatto ambientale.

La plastica

È noto come la plastica vada annoverata tra le cause principali di inquinamento del nostro pianeta. La produzione globale, nel corso degli ultimi 70 anni, è aumentata con percentuali vertiginose: nel 1950 era di 1 miliardo e mezzo di chili all’anno, mentre oggi si toccano i 245 miliardi di chili. Il problema più significativo che ne deriva ha a che fare con la necessità di smaltire in maniera corretta i rifiuti non biodegradabili, come raccontano loro malgrado i rifiuti in plastica che si depositano negli oceani dando vita a vere e proprie isole di immondizia. La plastica ogni anno uccide un milione di uccelli marini e 100mila mammiferi, in base alle informazioni fornite dall’Agenzia per l’ambiente dell’Onu.

Ridurre gli sprechi a tavola

È anche in cucina che sprechiamo molto, troppo. Nel nostro Paese ogni anno si butta inutilmente cibo per un valore pari a 37 miliardi di euro, il che vuol dire più o meno 450 euro a famiglia. Le stime della Fao indicano che un terzo del cibo che ogni anno viene prodotto, pari a 1.3 miliardi di tonnellate, viene sprecato o si perde. È tra le mura di casa che si verifica la maggior parte degli sprechi, che pure coinvolgono anche il settore della produzione e quello della distribuzione. Rimettere le eccedenze in circolo sarebbe un primo passo importante.

Piantare alberi

Ogni pianta assorbe l’anidride carbonica, che – come noto – è il gas climalterante principale, da cui dipendono il riscaldamento del pianeta e l’effetto serra. Ecco perché è un bel gesto piantare un albero: si pensa sia in grado di assorbire ogni anno un minimo di 10 chili di anidride carbonica, ma in alcuni casi si può arrivare fino a mezzo quintale, in base al contesto. Nelle città, inoltre, gli alberi contribuiscono a ridurre le temperature, il che non è certo un male.

Gli spostamenti in città

Nelle città, la qualità della vita è determinata anche dai trasporti. Il car pooling è una delle opportunità da sfruttare per utilizzare la macchina con un approccio coscienzioso: si condivide il veicolo tra più persone e, in questo modo, si ha l’opportunità di dividere i costi. Non ci vuole molto per raggiungere l’obiettivo: basta mettersi d’accordo tra vicini di casa, o tra colleghi, o tra mamme che portano i figli a scuola. Più macchine ci sono in giro e più si inquina, più c’è bisogno di nuovi parcheggi e più si consuma il territorio per la costruzione delle strade.

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