Site Loader
Lavanda

La Lavandula officinalis o lavanda per gli amici è una pianta endemica della macchia mediterranea. Il termine scientifico che la identifica deriva dal gerundio latino lavare. La fioritura della lavanda avviene tra giugno e settembre e la pianta si presenta con lunghe spighe dal colore viola-blu e dal profumo intenso.

La lavanda non è gradevole soltanto alla vista e all’olfatto. Essa, infatti, possiede molteplici qualità utili soprattutto per la salute. Questo approfondimento, infatti, è dedicato a conoscere più a fondo questa pianta miracolosa, che ha da offrire davvero tanto. La natura, si sa, ci porge sempre una mano per il benessere. Ed il nostro compito è quello di vivere armonizzati con lei.

Ecco il momento giusto per sgranare gli occhi, spalancare le narici e lasciarsi avvolgere da uno spettacolo unico per i nostri sensi. Buona lettura o buon raccolto!

Lavanda: una pianta versatile e dolce come il miele

Secondo la fitoterapia, l’olio essenziale di lavanda possiede delle proprietà eccezionali. Infatti, questa pianta è nota per essere in grado di:

  • abbassare il colesterolo
  • prevenire e combattere le infezioni
  • distendere i nervi
  • eliminare gli spasmi muscolari
  • ridurre le infiammazioni.

L’efficacia della lavanda non si limita a curarci, ma protegge anche la nostra biancheria. Di fatto, i sacchetti di fiori essiccati vengono riposti negli armadi per evitare che acari e tarme li danneggino. Quindi, la pianta spazza via malesseri e ospiti sgraditi. Si tratta di un’ineguagliabile forza della natura.

Oltre alla sua versatilità, la lavanda è dolce come il miele. Dove si produce questo nettare? Alzi la mano chi sa rispondere. Comunque la risposta esatta è:

  • Alpi Marittime
  • Francia
  • Spagna
  • Sardegna.

Qui è possibile gustare un miele ambrato ed aromatico, dal sapore di fico e passiflora. È il tocco di una salutare carezza unita ad un’avvolgente dolcezza che pervade i sensi.

Lavanda: la sua fama affonda le radici nei tempi antichi

La lavanda gode di una bellezza eterna, si può dire. Già, perché fin dai tempi antichi essa viene utilizzata sia dai Greci sia dai Romani. Perché? Fondamentalmente per tre ragioni: igiene, cosmesi e salute. Un tempo, il rapporto con la natura era autentico e diretto, pertanto nulla di prezioso andava sprecato né sottovalutato.

I popoli antichi erano soliti versare i fiori di lavanda nei bagni termali per l’igiene personale. E non solo. Dalla pianta si producevano oli balsamici e infusi, utili per la bellezza e la salute tanto della pelle quanto dei capelli. Un vero e proprio elisir che funziona tuttora. Di fatto, l’olio essenziale di lavanda viene consigliato a chi soffre di acne. È un trattamento in grado di regolare la secrezione del sebo limitando l’infiammazione. Di conseguenza, diminuisce anche la comparsa delle cicatrici.

In che modo si applica l’olio essenziale di lavanda sul corpo? Di solito viene suggerito di mescolarlo nella crema di aloe. Dopodiché, bisogna detergere la zona colpita dall’acne ed infine spalmare il prodotto sulla pelle. Esso è altrettanto efficace sui capelli. Per chi desidera sbarazzarsi della forfora, può applicare alcune gocce di lavanda sul cuoio capelluto e massaggiarlo fin al completo assorbimento. In caso di punture di insetti, o peggio ancora meduse, l’olio di lavanda può alleviare il dolore.

Lavanda: il morbido e caldo abbraccio tra flora e salute

Si può pensare alla lavanda come ad un caldo abbraccio, perché i suoi fiori si raccolgono a luglio. Prima di iniziare la raccolta, è bene accertarsi che i fiorellini della spiga si siano dischiusi. Normalmente essi si colorano di un viola intenso. In caso contrario, se non li si coglie nel loro momento propizio, si rischia di perderne le proprietà salutari.

Come si effettua la raccolta della lavanda? Recidendo le spighe ed una ragionevole parte dello stelo, ma avendo cura di non toccarne le foglie. La lunghezza esatta degli steli dovrebbe essere compresa tra i 20 ed i 25 centimetri. Dopo la raccolta, le spighe vanno raggruppate in dei mazzi, ognuno dei quali può racchiuderne venti più o meno.

Infine, l’ultimo passaggio prevede che i mazzi vengano legati con uno spago ed appesi al muro. È fondamentale che l’ambiente sia arieggiato, ma non esposto alla luce diretta del sole. Nel processo di essiccazione, gioca un ruolo chiave l’ombra. Una volta che le spighe sono essiccate, vengono lavorate per realizzare svariati prodotti per l’igiene sia personale che della casa, ma anche infusi e cosmetici.

Escludendo, poi, un’eventuale allergia o controindicazione per il proprio stato di salute (previo parere medico), la si può assumere attraverso integratori, o meglio ancora, infusi. Tuttavia, se non si può ingerire la lavanda, ma non si vuol rinunciare al suo morbido abbraccio, è possibile trovarla sotto forma di olio essenziale per diffusori di fragranza e come profumo.

Quali malanni può curare la lavanda? Questa pianta può aiutarci a guarire da:

  • ansia
  • stress
  • stati di nervosismo
  • asma
  • malattie da raffreddamento
  • cistiti
  • candidosi
  • problemi di circolazione
  • contratture muscolari
  • mal di testa
  • disturbi di stomaco.

Insomma, per ogni problema esiste una soluzione. E della natura ci si può fidare, soprattutto quando lo stress appesantisce lo spirito. L’augurio è che questo approfondimento sulla lavanda conduca al relax.

Alessia Teodora Schito

Copywriter