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Stilisti italiani

Il fashion italiano è un’eccellenza mondiale, frutto dello stile e della manifattura che da sempre caratterizzano il settore della moda nel nostro Paese. Numerose case di moda hanno conquistato valore internazionale, attirando l’attenzione di divi ammirati dal design italiano. Ma quali sono le maison del Belpaese più celebri?

Versace

Versace è un gruppo fondato a Milano nella seconda metà degli anni ’70 da Gianni Versace, assassinato nel 1997. Ai tempi di quella tragedia, era opinione comune che il marchio sarebbe morto a sua volta. Le difficoltà non sono mancate, in effetti, ma dopo qualche anno di crisi Versace ha saputo risollevarsi, complice la volontà dei fratelli di Gianni, con la famiglia che ha continuato a mantenere la gestione. Una svolta molto significativa è stata quella resa possibile da Giancarlo Di Risio, che dopo essere diventato amministratore delegato ha rimesso i conti a posto grazie a un taglio netto dei costi. Nel 2014 gli americani di Blackstone Group hanno comprato il 20% di GiVi Holding per una somma pari a 150 milioni di euro, mentre nel 2018 il marchio è stato venduto allo stilista statunitense Michael Kors.

Valentino

Risale al 1957, invece, la fondazione del marchio Valentino, che deve il proprio nome al suo creatore Valentino Garavani, considerato da molti l’ultimo imperatore della moda. La casa di moda fu aperta a Roma in via Condotti, e fra i soci di Valentino c’era anche suo papà. Ben presto, però, i soci cambiarono idea, spaventati non solo dai costi di gestione molto elevati, ma anche dalla passione di Valentino per il lusso. Il rischio di bancarotta era dietro l’angolo, ma non si concretizzò perché in società entro uno studente di architettura di nome Giancarlo Giammetti, che di lì in avanti si sarebbe dedicato alla gestione finanziaria della compagnia. Valentino nel 2007 si è ritirato, e il suo posto alla direzione creativa è stato preso da Pier Paolo Piccioli e da Maria Grazie Chiuri.

Prada

Se c’è un film intitolato “Il diavolo veste Prada”, un motivo ci sarà. Il marchio ha più di un secolo di storia, essendo stato fondato nel 1913, e ha contribuito a diffondere nel nostro Paese uno stile denominato ugly-chic, vale a dire il brutto che viene ritenuto bello. Il fondatore Mario Prada ha creato il brand come negozio di pelletteria a Milano, nella Galleria Vittorio Emanuele, ma nel giro di breve tempo l’azienda è diventata il punto di riferimento per i nobili europei alla ricerca di accessori da viaggio. Oltre agli occhiali, al pellame e alle calzature, a partire dagli anni Novanta sono state le borse a diventare il fiore all’occhiello del brand.

Philosophy by Lorenzo Serafini

Nel 1974 Alberta Ferretti ha dato vita alla sua prima collezione; sei anni più tardi, insieme con il fratello Massimo ha creato Aeffe. Da quel momento la crescita è stata inarrestabile: nel 1981 è stato inaugurato lo showroom di Milano e nel 1983 le creazioni del marchio hanno esordito sulle passerelle meneghine. L’anno successivo è stata creata Philosophy by Alberta Ferretti, che poi nel 2014 ha preso il nome di Philosophy by Lorenzo Serafini. Nel 2017, la linea di maglioni in cashmere – con un colore differente per ciascun giorno della settimana – stata una delle collezioni maggiormente copiate.

Moschino

Franco Moschino ha mostrato al pubblico della Settimana della Moda di Milano la sua prima linea nel 1983. Da quel momento, il marchio ha spiccato il volo, raggiungendo un notevole successo frutto, tra l’altro, di uno stile provocatorio e vivace, attraverso il quale gli abiti della tradizione sartoriale, tra cui le giacche e i tailleur, sono stati reinterpretati secondo uno stile pop. E se nei primi tempi le collezioni erano solo femminili, nel 1985 è stata la volta di una linea per uomo. Moschino è morto nel 1994, e il suo posto è andato al suo braccio destro, Rossella Jardini. Alla fine del millennio, poi, Aeffe ha rilevato il brand e ha deciso di aprire boutique in tutti i principali mercati del mondo. Anche Rossella Jardini ha lasciato spazio ad altri: Jeremy Scott l’ha sostituita.

Max Mara

Max Mara è uno dei pochi brand del settore fashion che sono in grado di intrecciare una costante ascesa commerciale con gli apprezzamenti della cristica. L’azienda è stata fondata a Reggio Emilia da Achille Maramotti nei primi anni ’50, e ancora adesso è nelle mani dei suoi discendenti: insomma, un marchio a conduzione familiare, con quasi 5mila dipendenti in tutto il mondo, molti dei quali lavorano proprio in territorio emiliano.

Gucci

Nella rassegna dei marchi di moda italiani più prestigiosi a livello internazionale, non può mancare una doverosa citazione per Gucci, brand che proprio quest’anno festeggia il secolo di vita. Era il 1921, infatti, quando a Firenze Guccio Gucci diede vita a una realtà che sarebbe stata in grado di fatturare ogni anno miliardi di euro. Una svolta importante è avvenuta con la nomina di Alessandro Michele come direttore creativo, nel 2015: da quel momento, l’immagine del brand ha acquisito ancora più prestigio, mentre Michele ha scelto di accantonare il minimalismo e la pulizia delle linee per puntare su uno stile del tutto opposto.

Fendi

Fendi è un celebre marchio nato a Roma. Nel 1918 venne aperto da Adele Casagrande un laboratorio di pellicceria in via del Plebiscito nella Capitale; la ragazza aveva appena 20 anni, e di lì a poco si sarebbe sposata con Edoardo Fendi. Nel 1925, quindi, nasce ufficialmente Fendi, che negli anni ’30 riscuote un notevole successo sempre grazie alla vendita di pellicce. Nel 1987 Silvia Venturini Fendi è diventata una delle figure di maggior prestigio del marchio; più tardi è toccato a Karl Lagerfeld.

Dolce & Gabbana

Infine, chiudiamo la panoramica con Dolce & Gabbana, brand che ha vestito dive del calibro di Monica Bellucci, Beyoncé e Madonna. L’azienda è nata a Legnano nel 1985, e oltre ai capi di abbigliamento è famosa anche per i profumi. Un altro esempio di Made in Italy; anzi, di Made in Southern Italy, precisamente.

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