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Evento di intrattenimento

Nel momento in cui viene organizzato un evento di intrattenimento, l’ente che se ne occupa spesso ritiene di dover preoccuparsi unicamente del pagamento del permesso Siae. Invece non è così, e ci sono anche altri adempimenti di cui occuparsi: sono quelli relativi a Iva, Isi ed Enpals. Per capirne di più e non rischiare di commettere errori o omissioni, conviene fare riferimento alla Circolare n. 165/E del 7 settembre del 2000 dell’Agenzia delle Entrate, nella quale si precisa che devono essere considerate di intrattenimento le attività che sono caratterizzate da un prevalente aspetto di puro divertimento e ludico e presuppongono una partecipazione attiva. Nel caso in cui per gli eventi rappresentati la partecipazione degli spettatori sia in prevalenza passiva, invece, si ha a che fare con spettacoli che hanno una connotazione culturale.

Perché la differenza è importante

Ma a che cosa serve precisare questa distinzione? Tutto dipende dal fatto che per le attività di intrattenimento è necessario il pagamento della Isi, che consiste nell’imposta sugli intrattenimenti. Esse, inoltre, sono assoggettate al regime speciale Iva come indicato all’articolo 74 del DPR 633 del 1972, al comma 6. Per quanto concerne le attività di spettacolo, d’altro canto, il pagamento dell’Iva è dovuto nelle modalità ordinarie, eccezion fatta per gli spettacoli viaggianti e per i contribuenti minori: in questo caso, infatti, si applica un regime semplificato forfetario.

La musica dal vivo

Un’altra eccezione deve essere individuata nelle esecuzioni musicali, dal momento che per esse si applicano tutte e due le imposte: dipende se si sta parlando di musica dal vivo o meno. A questo punto, occorre conoscere la definizione di musica dal vivo, che viene considerata tale quando si ha a che fare con una esecuzione effettiva realizzata con qualunque tipo di strumenti, non usando supporti campionati o preregistrati o comunque usandoli in maniera meramente residuale. I concerti musicali sono un tipico esempio di musica dal vivo, ma di questa fattispecie fanno parte anche le fiere campionarie e le mostre, senza dimenticare i concerti strumentali e vocali. E, ancora, gli spettacoli sportivi, quelli teatrali e quelli cinematografici. Sono tutte attività per le quali è previsto il pagamento dell’Iva. C’è, comunque, una condizione da tener presente: si applica l’imposta sugli intrattenimenti se l’evento prevede musica dal vivo ma con una durata non superiore al 50% dell’apertura al pubblico complessiva dell’evento stesso.

La musica non dal vivo

Si parla di musica non dal vivo, al contrario, nelle circostanze in cui la musica viene emessa tramite il ricorso a basi musicali preordinate o preregistrate, in maniera sostitutiva all’esecutore o con riproduzione o imitazione di molteplici strumenti musicali: è il caso, per esempio, degli eventi di karaoke o che prevedono la presenza di un dj. Ebbene, attività di questo tipo prevedono il pagamento dell’Isi. La Siae, comunque, ha predisposto una guida ad hoc in cui sono specificate in maniera dettagliata tutte le aliquote Iva a seconda del genere di attività che viene effettuato; inoltre, vengono riportate le base imponibili a cui si deve fare riferimento per il calcolo dell’imposta e sono indicati i termini di pagamento da rispettare.

Per quali attività è prevista l’imposta sugli intrattenimenti

L’imposta sugli intrattenimenti si applica anche all’esercizio del gioco in tutti i luoghi destinati a esso (non solo le case da gioco, quindi) e all’ingresso nei luoghi dedicati alle scommesse e nelle sale da gioco. È dovuta, inoltre, per qualunque tipo di esecuzione musicale, eccezion fatta per i concerti strumentali e vocali, e per i trattenimenti danzanti, anche in sale da ballo e discoteche, se la musica dal vivo viene eseguita per meno della metà dell’orario di apertura al pubblico totale. Infine, è richiesta l’Isi per l’uso dei biliardini, degli elettrogrammofoni, dei biliardi e di tutti gli altri tipi di congegni e di apparecchi a scheda, a moneta o a gettone, da trattenimento o da divertimento, a prescindere dal fatto che si trovino nei locali di un’associazione, in un circolo o in un luogo aperto al pubblico. Lo stesso discorso è valido per il noleggio di go-kart, per il gioco del bowling e per l’uso ludico di dispositivi multimediali.

Chi è tenuto a informarsi

Sono molte le organizzazioni non profit che si occupano dell’allestimento di attività di spettacolo e di intrattenimento: tra le tante, vale la pena di menzionare le feste da ballo e le kermesse teatrali, ma anche le rassegne cinematografiche o semplicemente i concerti. A volte questi eventi vengono organizzati con l’intento di far conoscere tradizioni del folklore o per dare modo a giovani cantanti o autori di esprimersi. A prescindere dal motivo alla base di tali appuntamenti, quello che conta è conoscere le norme da rispettare per non correre il rischio di incappare in sanzioni dovute al mancato adempimento degli oneri fiscali che devono essere tenuti in considerazione.

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