Il valore del gioco anche da grandi
Il gioco non è questione da bambini soltanto. Il concetto di “giochi tra adulti” si fonda sulla necessità umana di lasciarsi andare, ritrovare la leggerezza e alleggerire la mente. Svariati studi e articoli mostrano che il gioco nei grandi stimola ottimismo, creatività, benessere emotivo e connessioni sociali autentiche .
Garry Chick, studioso del tema, ha osservato come l’assenza di gioco nell’età adulta possa portare a forme di depressione sommersa e alla perdita di autenticità nella vita quotidiana . Il National Institute for Play sottolinea inoltre che il gioco scatena equilibrio ormonale: aumenta gli endorfini, riduce il cortisolo, migliora l’umore e aiuta a gestire lo stress.
Non si tratta di frivolezze. Il gioco è una risorsa terapeutica, un balsamo contro la rigidità del dover-essere. Quando gli adulti sperimentano giochi tra adulti, risolvono la quotidianità in modo più fantasioso e leggero, creando uno spazio dove esprimersi senza pressioni. Questo atteggiamento spensierato può persino facilitare la selezione del partner ideale: chi gioca appare più attraente e interessante .
Nel panorama odierno, la tipologia di “giochi tra adulti” varia da giochi di gruppo ad attività individuali, ma sempre con la medesima anima: riscoprire l’infanzia attraverso la spensieratezza.
Il fenomeno del kidulting e le tendenze attuali
Negli ultimi anni è emerso un fenomeno chiamato kidulting, ovvero la tendenza di adulti a intraprendere attività tipicamente infantili per ritrovare gioia, creatività e leggerezza . Secondo articoli recenti, sempre più adulti si dedicano a hobby nostalgici, laboratori creativi, giochi da tavolo, pittura, giardinaggio o danze improvvisate.
Un esempio recente – datato giugno 2024 – segnala una crescita di gruppi sociali dedicati al kidulting, dove si organizzano serate a tema con giochi di ruolo, costruzioni, puzzle giganti e creazioni artistiche condivise. Dalle testimonianze, emerge che interpretare ruoli immaginari o ricreare atmosfere d’infanzia aiuti a liberare stress accumulato, amplificare la creatività e ampliare il senso di comunità.
Il kidulting si manifesta anche nella tendenza a riscoprire giochi di strada storici: nascondino, acchiapparella, mosca cieca, giochi con la corda. Questi passatempo, privi di barriere economiche e culturali, ritornano come strumenti di svago autentico nei cortili urbani e nei parchi .
Di conseguenza, le “serate gioco” tra amici non sono più un’idea niche: diventano un’occasione di svago condiviso, un antidoto al frenetico tran tran quotidiano. I giochi tra adulti si propagano come tendenza genuina e terapeutica, capace di connettere, intrattenere e rinnovare la motivazione di chi li mette in pratica.
Idee e attività concrete per “giochi tra adulti”
Passando dalla teoria alla pratica, eccole spiegate alcune attività capaci di riportare in superficie il bambino che è in ognuno, piene di brio e semplicità.
Si potrebbe organizzare una partita di nascondino o acchiapparella in un parco al tramonto, approfittando della complicità tra amici adulti. Estos giochi di strada appartengono a culture locali e hanno nomi diversi in Italia: acchiapparella, chiapparello, mosca cieca, ce l’hai? Sono facili da improvvisare e generano allegria immediata.
Altra idea è riscoprire bagatelle o giochi da tavolo vintage, come venivano giocati nei salotti ottocenteschi. Introdurre biglie, stecche di legno, tavole da gioco artigianali rimanda a una dimensione lenta e sensoriale, lontano dalle distrazioni digitali .
Poi ci sono attività che uniscono movimento e creatività: dipingere insieme quadri astratti, lanciarsi in laboratori di ceramica o pittura, pattinare come in gioventù. Un recente articolo americano propone sette passatempi nostalgici, tra cui danza, improvvisazione, musica, puzzle giganti: sottolinea come queste attività stimolino la dopamina, riducano il cortisolo e migliorino le capacità cognitive anche da adulti.
Non manca l’opzione “serata giochi da tavolo per adulti”, con classici come Monopoly e Risiko, ma anche novel giochi investigativi come Hidden Games, scelti per adulti e famiglie . L’importante è creare l’atmosfera di gioco spontaneo, rumoroso, coinvolgente: ridere, bluffare, competere in modo sano.
In sintesi, giochi tra adulti diventa un programma di rilancio esistenziale, un’occasione per staccare e ritrovare sé stessi perdendosi nel divertimento.
Aneddoti e curiosità da riscoprire
La tradizione italiana offre spunti curiosi: giochi come “il picchio” (trottola di legno), “schiaffo del soldato”, “nizza” (una specie di baseball improvvisato) o “bagatelle” racchiudono una storia popolare ricca di ingegno .
Un aneddoto singolare risale ad Andrea Camilleri, che nel racconto “Il gioco della mosca” descrive bambini che aspettano che una mosca si posi su una monetina: questo gioco diventava quasi una forma di meditazione estiva, attesa silenziosa e tensione emotiva carica di poesia .
Nei paesi italiani, il gioco del “carrettino” – rudimentale slitta fatta con assi e cuscinetti – è diventato oggi una disciplina sportiva: in Svizzera, soprattutto a Porza, si vola ancora su discese con questa forma eco-fai-da-te durante eventi popolari .
Tali curiosità dimostrano come giochi tra adulti e cultura ludica siano indissolubilmente radicati nel patrimonio collettivo: non solo passatempo, ma memoria storica, creatività spontanea, cooperazione tra generazioni.
Benefici psicologici e sociali
Numerosi studi confermano che il gioco nella vita adulta favorisce la salute mentale. Il progetto “Adult Play and Playfulness” ha identificato cinque temi ricorrenti: visione positiva della vita, attività coinvolgenti, relazioni, umorismo, pienezza dell’esperienza. Tutti questi aspetti legati a stati emotivi positivi, relazioni empatiche e resilienza .
Il gioco non solo scaccia stress, ma rinforza il cervello: aumenta la neuroplasticità, migliora problem solving, protegge dalla cognitivamente degenerazione.
Un approccio pratico: mantenere una routine di giochi tra adulti, anche solo mezz’ora al giorno, può fare miracoli. Basta un puzzle, una partita a carte, una camminata giocosa o un’improvvisazione teatrale. In gruppo, il gioco genera senso di appartenenza, comunicazione fluida, risate condivise.
Infine, il gioco è contagioso: dà l’esempio ai più giovani e favorisce ambienti familiari dove il rapporto tra generazioni diventa più autentico, sereno, spontaneo. Un valore non solo personale, ma anche educativo.
Conclude così questo viaggio attraverso giochi tra adulti che riportano indietro nel tempo senza rinunciare alla consapevolezza dell’adulto. Ricordare, giocare, respirare: l’infanzia può tornare ogni volta che si accende la scintilla del divertimento consapevole e spensierato.