Site Loader

Ok, partiamo da una domanda scomoda: quante volte hai pensato “Tanto a me non succede”? Tipo quando vedi qualcuno con il telefono in mano che si schianta al suolo in mille pezzi o che si ritrova senza un solo contatto dopo aver cambiato smartphone. Ecco, il backup iPhone serve proprio a evitare drammi del genere. Un piccolo gesto che ti salva la pelle (o almeno le foto di quella vacanza incredibile che non farai mai più).

Ti racconto come la vedo io, dopo averne fatte e viste di tutti i colori con questa storia dei backup. Ti parlo dei metodi più semplici, quelli che anche chi si sente un po’ imbranato può fare senza sudare sette camicie. E sì, sono sicuri. Parola mia.

Icloud, la via più facile (ma non regalano nulla)

Partiamo da quello che uso tutti i giorni: iCloud. È tipo avere un angelo custode digitale che fa tutto mentre dormi. Non devi fare quasi niente. Ti basta andare nelle impostazioni del telefono, cercare “iCloud”, e da lì attivi il backup iPhone. Fine della storia. O meglio, quasi. Perché i primi 5 GB te li danno gratis, ma appena cominci a metterci foto, video e compagnia bella, quelli finiscono in un batter d’occhio. E lì scatta la classica domanda esistenziale: “Pago o cancello roba?”.

Io te lo dico: pago. Sarà che non sopporto l’idea di buttare anni di foto e chat solo per risparmiare due caffè al mese. E poi la comodità di avere il backup iPhone che si aggiorna ogni notte mentre il telefono si ricarica è impagabile. Niente cavi, niente pensieri. Però occhio: serve una connessione Wi-Fi, altrimenti ti mangi i giga del piano dati in un lampo.

Backup con Finder su Mac, per chi vuole le cose fatte bene

Se sei uno di quelli che vuole vedere per credere, il backup iPhone su Mac è la strada giusta. Ti colleghi con il cavetto (sì, proprio quello che ogni tanto sparisce misteriosamente dal cassetto), apri Finder e il gioco è fatto. Hai tutto lì davanti agli occhi: clicchi sul nome del telefono, vai su “Generali” e fai partire il backup.

E qui arriva il bello: puoi anche scegliere di crittografarlo, così i tuoi dati sono blindati come in una cassaforte. Io lo faccio sempre. Sarò paranoico, ma sapere che nessuno può mettere mano alle mie cose mi fa stare più tranquillo. Senza contare che il backup su Mac è completo e veloce. Certo, serve un po’ di tempo la prima volta, ma poi diventa routine.

E se ti stai chiedendo “Sì, ma se il Mac non ce l’ho?”, continua a leggere.

Backup su PC con iTunes, il vecchio amico che funziona ancora

Lo so, iTunes sembra roba del passato, ma per chi ha un PC è ancora una sicurezza. Lo apro di rado, lo ammetto, ma ogni tanto è la soluzione più semplice che ci sia. Ti basta collegare l’iPhone al computer, avviare iTunes e fare il backup da lì.

C’è anche l’opzione per proteggere tutto con una password, se vuoi essere sicuro al 100%. Io lo uso quando voglio un backup “di riserva”, quello che tengo sul disco esterno e che spero di non dover mai toccare. Però è un metodo che funziona, e bene. Non sarà il più glamour, ma quando serve non tradisce.

Altri servizi cloud? Sì, ma con criterio

Poi ci sono quelli che vogliono provare qualcosa di diverso da iCloud. Google Drive, Dropbox, chiamali come vuoi. Molti ti danno spazio a volontà, spesso gratis per un bel po’. Li ho provati anch’io, specialmente per le foto: app che ti fanno il backup iPhone delle immagini automaticamente, senza che tu debba fare nulla. Però, e questo è un grande però, bisogna fidarsi. Io sono uno che legge le note sulla privacy e i termini d’uso, e ti consiglio di farlo anche tu.

Non tutti i servizi sono uguali e non tutti ti danno lo stesso livello di sicurezza. Quindi sì, usali, ma con gli occhi aperti. Non mettere mai tutto nelle mani di uno solo. E adesso ti spiego perché.

Il mio consiglio? Non fidarti di un solo backup (mai)

Qui parlo per esperienza: non lasciare mai che tutto dipenda da un solo backup. Non perché non funzioni, ma perché le sfighe, quelle vere, arrivano quando meno te l’aspetti. Io faccio così: uso iCloud per il backup iPhone quotidiano, poi ogni tanto faccio una copia su Mac e ogni paio di mesi salvo tutto anche su un hard disk esterno.

Chiamalo metodo della cintura e delle bretelle, ma dormo sereno. Ti consiglio di pensarla allo stesso modo. Perché anche il miglior backup del mondo non serve a nulla se non funziona quando ti serve. E ogni tanto controlla che tutto sia a posto: verifica che il backup sia aggiornato, prova a recuperare un file, insomma, gioca d’anticipo.

In fondo, fare il backup iPhone non è difficile. È solo questione di prendere l’abitudine giusta. E credimi: quando succede l’imprevisto e hai tutto salvato, ti sentirai un genio. E potrai raccontarlo in giro come se fosse la cosa più normale del mondo.

Umberto De Filippi