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Cambiamenti climatici

Il 2021 sarà un anno decisivo per le sorti del pianeta dal punto di vista climatico. Una volta ristabilita la continuità diplomatica interrotta dalla pandemia Covid, il taglio delle emissioni di gas serra è stato promesso da tutti gli stati del mondo. Alla luce dei pesanti investimenti che saranno effettuati per il passaggio alle energie rinnovabili, le aspettative sono ottime. Vediamo dunque di elencare 10 buone ragioni che ci fanno guardare con ottimismo al futuro del cambiamento climatico.

1. I negoziati riprendono

A causa della pandemia, come abbiamo detto, la comunità internazionale ha rallentato i propri contatti diplomatici. Il prossimo appuntamento utile si sarebbe dovuto svolgere a Glasgow nel novembre scorso,  ma è stato rinviato di un anno. Le parti interessate si sono organizzate per un incontro preparatorio che si svolgerà a Milano nel prossimo settembre, con una quarantina di ministri di altrettanti paesi e 400 giovani in rappresentanza di 197 nazioni

2. Il Recovery Fund è Green

Su precisa indicazione della Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, il 37% del Next Generation EU (Recovery Fund), dovrà essere utilizzato per iniziative destinate alla protezione dell’ambiente. La volontà di questa nuova partenza post-Covid è decisamente orientata sul verde.

3. Due triliardi di dollari in arrivo dagli USA di Biden

Archiviata la stagione di Trump, gli Stati Uniti guidati da Biden, hanno deciso di impegnarsi sul fronte climatico con decisione, allineandosi al precedente Accordo di Parigi, firmato da Obama nel 2015.  Il governo americano  ha dunque deciso che per il passaggio alle fonti rinnovabili stanzierà la cifra iperbolica di 2 triliardi di dollari . Un buon segnale.

4. Il costo del fotovoltaico è in picchiata

Con l’aumento delle fonti rinnovabili diminuiscono i costi delle materie necessarie alla loro produzione. Negli ultimi dieci anni, per esempio, i costi dell’elettricità prodotta con l’energia solare sono diminuiti dell’80%. Questo ci fa ricredere sul fatto che l’energia solare non sia un buon investimento. Un impianto per un appartamento di medie dimensioni oggi costa poche migliaia di euro e farsi fare un preventivo per valutare la convenienza dell’investimento non costa nulla.

5. Superbonus

Grazie agli incentivi del Superbonus sono in netta ripresa gli investimenti sulle fonti di energia rinnovabili, in particolare quelli per gli impianti a fotovoltaico. Nei prossimi anni dunque,  è previsto un forte calo del consumo di energia proveniente da combustibili, tutto a favore di fonti energetiche che non inquinano l’aria e non compromettono il clima.

6. Milioni di alberi

I progetti di piantumazione in città come sul resto del territorio italiano sono sempre più numerosi, e seguono di pari passo le misure urgenti per contenere i cambiamenti climatici mondiali. Non è giusto chiedersi se queste iniziative siano tante o poche. Ogni sforzo in questa direzione è importante. L’Italia si attesta in Europa per copertura forestale al secondo posto, dopo la Spagna. Stando a un recente studio di Symbola/Coldiretti, per salvaguardare la biodiversità in Italia, bisognerebbe piantare almeno 200 milioni di alberi (ma non di monocolture) in 10 anni. Oltretutto questo produrrebbe circa 300.000 posti di lavoro nel settore del florovivaismo.

7. Carne artificiale

Potrebbe essere l’inizio di una nuova era, quella dell’introduzione di carne artificiale, con la conseguente riduzione del consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi. Recentemente a Singapore è stata approvata la vendita della carne artificiale prodotta in laboratorio, per moltiplicazione cellulare. Il consumo di carne, nei paesi ricchi, è un doppio problema. Da un lato riguarda la salute, poiché se ne mangia più di quanto sia indicato in una dieta sana ed equilibrata. In secondo luogo, gli scienziati ci ricordano che la riduzione del consumo di carne è una strategia di primaria importanza per salvaguardare il clima a livello mondiale.

8. La Cina nel 2060 sarà Carbon Neutral

All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a raggiungere l’equilibrio tra emissioni e assorbimento di anidride carbonica (emissioni zero)  entro il 2060. Si tratta di una vera inversione di tendenza della politica energetica della Cina dal punto di vista ambientale, che va di pari passo con quella intrapresa degli Stati Uniti. Per assicurare al pianeta un futuro migliore, 120 stati hanno dichiarato la medesima ambizione.

9. Più lavori green grazie all’Energia Pulica

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha scritto recentemente su twitter “La transizione verso l’energia pulita, creerà 18 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030. Ma ci sarà anche un’inevitabile perdita di occupazione”. Questa promettente osservazione contiene anche un avvertimento. La necessità di avviarsi al cambiamento con le dovute misure di sostegno e protezione sociale, affinché la transizione sia giusta anche dal punto di vista sociale.

10. I negazionisti

Negare che il fenomeno del cambiamento climatico sia un problema infondato è assolutamente ridicolo.

I negazionisti sono sempre più soli e isolati, e il loro punto di vista è sempre meno ascoltato. Quest’ultimo periodo di pandemia, ha inoltre risvegliato la coscienza collettiva e ridato fiducia alla scienza e alle sue nuove frontiere.

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