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Introduzione e origine del progetto

Toco è un personaggio giapponese diventato virale per aver realizzato un sogno bizzarro: vivere come un cane, adottando tutte le posture, i comportamenti e persino la modalità di camminare di un quadrupede. Fin da bambino ha nutrito questo desiderio e, dopo anni di riflessioni e risparmi, ha deciso di realizzarlo concretamente. Ha commissionato a Zeppet, azienda specializzata nella creazione di costumi realistici per cinema e televisione, un vestito ispirato al collie a pelo lungo. Il risultato è stato sorprendente: un costume lungo, con zampe, muso, coda e persino una mascella apribile, che pesa circa 4 kg e ha richiesto circa 40 giorni di lavoro . Questa trasformazione lo ha catapultato nell’attenzione dei media internazionali e sui social, diventando subito noto come “il collie umano”.

La realizzazione del costume e primi passi da cane

Il costume creato da Zeppet ha lasciato tutti a bocca aperta per il livello di realismo: è stato riprodotto il mantello, la struttura ossea canina e persino la mimica facciale, studiata da diverse angolazioni fotografiche per far sembrare il costume un vero cane . Una volta indossato, Toco ha iniziato a muoversi a quattro zampe, a giocare con cibo per cani, frisbee e a farsi portare al guinzaglio, riprendendo tutto su YouTube, nel canale “I want to be an animal”, e su TikTok. In un’intervista ha ammesso che, pur camminando in modo innaturale e avendo criticità (ad esempio nei salti), l’emozione di vivere realmente come un cane supera qualsiasi disagio fisico . I suoi video hanno raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni: spesso le reazioni degli utenti sono state di stupore, divertimento, ma anche sgomento (“this is horrifying”). Nonostante le difficoltà biomeccaniche, Toco ha proseguito instancabile.

“Tocotoco Zoo”: il sogno diventa esperienza per altri

Nel gennaio 2025 Toco ha portato avanti un progetto ancora più ambizioso: ha inaugurato Tocotoco Zoo nella prefettura di Saitama, al nord di Tokyo. Non solo vivendo come cane, ma offrendo a chiunque lo desideri la possibilità di fare lo stesso. Le persone possono affittare costumi da Alaskan Malamute (con bocca e coda mobili) e vivere un’esperienza di 180 minuti a quattro zampe, previa prenotazione anticipata e nel rispetto di alcune misure (altezza tra 1,50 m e 1,80 m). Il prezzo varia: singoli a circa 49.000 ¥ (300 €), gruppi fino a 3 persone, con possibilità di sconti su modalità di apertura della bocca . L’idea è nata dal desiderio di Toco di realizzare non solo il suo sogno, ma quello di chi condivide passioni simili, offrendo un “zoo umano” in cui interpretare la vita di un cane.

Sfide, curiosità e sviluppi recenti

L’esperienza del costume ha portato allo scoperto diverse criticità. Muoversi a quattro zampe non è biologicamente semplice: il differente scheletro umano rende difficili posture e salti. Inoltre, il calore e l’umidità all’interno del costume, se non gestiti con cura, possono causare rischi igienico‑sanitari, come infezioni batteriche o malanni articolari. Toco ha ammesso che la pulizia del costume è un incubo: lava e asciuga frequentemente, ma mantenere igiene e funzionalità rimane una sfida continua. A causa di un calo delle prenotazioni, si è vociferato che il zoo avrebbe potuto chiudere già entro giugno 2025, segno di un’iniziale curiosità poi arenatasi davanti ai problemi logistici e di scala. Emerge così uno scenario ricco di fascino, ma anche di complicazioni concrete, sia fisiche che imprenditoriali.

Riflessioni e prospettive future

Toco ha già dichiarato di pensare a nuovi animali da impersonare in futuro: un panda, un orso, forse anche un cane di diversa razza. Alcuni suggeriti, come volpe o gatto, sono difficili da riprodurre per via delle dimensioni troppo contenute per un corpo umano. Il suo sogno non ha limiti; è curioso, creativo, persino poetico nella sua follia. La sua storia solleva interrogativi profondi: che cosa significa identificarsi in un animale? È un modo di affrancarsi da regole sociali rigide, o un richiamo a una dimensione più pura, selvatica, infantile dell’essere umano? Toco, con la sua vita a quattro zampe, ci ricorda che “essere animali” può essere un desiderio autentico, magari lo specchio di un bisogno di spensieratezza. Rimangono però dubbi su sostenibilità, salute e impatti pratici.


Il viaggio di Toco – dall’acquisto del costume, alla vita da cane, fino alla creazione di un’esperienza condivisa – rappresenta un esperimento socioculturale sorprendente. Un mondo insolito, dove la fantasia diventa realtà, ma dove emergono limiti materiali e morali. Da fenomeno virale a iniziativa imprenditoriale, Toco continua a ringhiare contro l’ordinario.

Umberto De Filippi