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Al giorno d’oggi il sale è uno dei condimenti più diffusi e impiegati di sempre, consumarne troppo significa però causare danni irreversibili all’organismo.

Il principale componente del sale è infatti il sodio che incentiva l’aumento della pressione e può causare a lungo andare delle patologie cardiache definendo problemi anche alla circolazione.

Caratteristiche del sale e la gestione del consumo quotidiano

Oggigiorno è anche la dieta occidentale moderna che porta l’uomo ad assumere una maggiore quantità di sale, talvolta si superano anche i quattro grammi giornalieri.

Ricerche e studi scientifici hanno dimostrato che la maggior parte degli individui quotidianamente superano di gran lunga la quantità indicata. Si tratta di una condizione estremamente pericolosa perché sebbene ci si può regolare nell’aggiunta di sale al cibo, vi sono alimenti che lo contengono già.

Verificare il quantitativo di sale contenuto negli alimenti

Il sale è una sostanza che è già presente negli alimenti confezionati e non solo, si trova all’interno di prodotti trasformati quali cereali, insaccati, prodotti da forno, salsa di soia, pane e olive.

Degli studi condotti in merito hanno dimostrato che l’obiettivo dell’organizzazione mondiale della sanità è quello di ridurre la quantità di sale a circa 5 grammi al giorno.

Uno dei principali passi per poterci riuscire è sicuramente quello di pensare bene a che alimenti si stanno mangiando e alla quantità di sale in essi contenuta.

Perché bisogna ridurre le quantità di sale?

Per molte persone ridurre le quantità di sale è un’impresa molto ardua, in quanto sono abituate a consumarne davvero tanto.

I professionisti nel mondo della nutrizione consigliano di pensare allo stato fisico e di considerare i danni che un eccessivo consumo di sodio può causare.

Oltre ai problemi legati alla pressione e alla circolazione, un eccessivo consumo di sale può comportare un netto peggioramento della ritenzione idrica e può causare disturbi alle arterie.

Per cui sebbene all’inizio possa sembrare particolarmente complesso, è necessario ridurre il quantitativo di sale in modo graduale, così da preservare il proprio benessere psico-fisico.

Come riuscire a ridurre il sale in modo efficace?

Quando si apportano delle modifiche alla propria alimentazione, soprattutto se queste riguardano i condimenti utilizzati, l’organismo riesce a percepirle.

Nel caso del sale, però, bastano solo due settimane di sacrificio e il corpo si abituerà ai nuovi gusti. Se all’inizio risulta particolarmente complesso ridurre il sale, si può provare a sostituirlo con quello 100% integrale che contiene ottimi minerali.

Oltretutto vi sono validi condimenti da poter utilizzare al posto del sale, i principali sono:

• limone

• aceto

• basilico

• salvia

• rosmarino

• prezzemolo.

In generale tutte le spezie riescono a dare più sapore ai piatti che consumiamo quotidianamente, per cui è bene utilizzarle.

Perché controllare l’etichetta nutrizionale degli alimenti?

Quando si parla di sale è bene sapere che le quantità ingerite, non dipendono unicamente da quello che si aggiunge spontaneamente agli alimenti.

La maggior parte del sale che si consuma quotidianamente è infatti già presenti nei prodotti alimentari che si acquistano.

Gli esperti consigliano quindi di controllare sempre in modo attento la tabella nutrizionale degli alimenti, preferendo quelli con una quantità di sale minore.

Oltretutto è importante ricordare che il sale identifica un vero e proprio metodo di conservazione del cibo, per cui quando si consumano prodotti in scatola è bene sciacquarli prima sotto l’acqua.

Idratarsi in modo adeguato è fondamentale!

Se si vuole preservare il benessere psico-fisico, oltre alla riduzione di sale va ottimizzata anche l’idratazione corporea.

È infatti necessario bere molta acqua in quanto permette di eliminare i liquidi in eccesso, migliorando non solo lo stato della pelle, ma contrastando nel contempo la ritenzione idrica e la cellulite. Oltretutto un adeguato apporto di acqua favorisce anche un miglioramento della circolazione e della stessa pressione corporea.

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